Pudore

Se qualcuna delle mie povere parole ti piace e tu me lo dici sia pur solo con gli occhi io mi spalanco in un riso beato ma tremo come una mamma piccola giovane che perfino arrossisce se un passante le dice che il suo bambino è bello. 1° febbraio 1933
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Preghiera alla poesia

Oh, tu bene mi pesi l’anima, poesia: tu sai se io manco e mi perdo, tu che allora ti neghi e taci. Poesia, mi confesso con te che sei la mia voce profonda: tu lo sai, tu lo sai che ho tradito, ho camminato sul prato d’oro che fu mio cuore, ho rotto l’erba, rovinata la terra – poesia – quella terra dove tu mi dicesti il più dolce di tutti i tuoi canti, dove un mattino per la prima...
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Prati

Forse non è nemmeno vero quel che a volte ti senti urlare in cuore: che questa vita è, dentro il tuo essere, un nulla e che ciò che chiamavi la luce è un abbaglio, l’abbaglio estremo dei tuoi occhi malati – e che ciò che fingevi la meta è un sogno, il sogno infame della tua debolezza. Forse la vita è davvero quale la scopri nei giorni giovani: un soffio eterno che cerca di cielo in...
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Periferia in aprile

Intorno aiole dove ragazzo t’affannavi al calcio: ed or fra cocci s’apron fiori terrosi al secco fiato dei muri a primavera. Ma nella voce e nello sguardo hai acqua, tu profonda frescura, radicata oltre le zolle e le stagioni, in quella che ancor resta alle cime umida neve: così correndo in ogni vena e dici ancora quella strada remotissima ed il vento leggero sopra enormi baratri...
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Periferia (21 gennaio 1938)

Sento l’antico spasimo – è la terra che sotto coperte di gelo solleva le sue braccia nere – e ho paura dei tuoi passi fangosi, cara vita, che mi cammini a fianco, mi conduci vicino a vecchi dai lunghi mantelli, a ragazzi veloci in groppa a opache biciclette, a donne, che nello scialle si premono i seni – E già sentiamo a bordo di betulle spaesate il fumo dei comignoli...
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