Galgano Andrea


“Antonia Pozzi: la Parola sotto la parola”

in Forum 2012 Polo Psicodinamiche – Agenzia Formativa Regione Toscana e Scuola di Psicoterapia
postato il 13 febbraio 2012

Entrare nel mondo di Antonia Pozzi (1912-1938) significa percorrere una via assiale e un germoglio vibrante di abissi e tagli, ombre e gelo. In questo rilievo la potenza e la grazia dei suoi versi percorrono il regno della ferita e l’inaridimento, ma anche la fissazione dell’attimo che si impone, di un lievito di domanda alle cose e al mondo.

Il lievito di Antonia Pozzi è un inverno di nomi e stanze, panorama di volti che offrono ai nostri occhi, un tempio di immedesimazione e una rossimità. Viaggiare nella sua parola significa guardare dentro un orizzonte che conosce la stoffa profonda dell’essere, il chiasmo dell’effervescenza lirica. Il suo slancio si permea di un bagliore e di una umanità intensa, di una incompiutezza di pienezza che, la sua breve esistenza, non è riuscita a colmare.

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