Poeti al bivio, “Antonia Pozzi”

“‘E soprattutto, siamo stufi di prepotenze, di soprusi, di aggressioni che sui giornali diventano ‘sacrosanti diritti’, degli urli della folla anonima ridotta allo stato di bestia cieca, della repressione barbara e retrograda di ogni voce umanitaria, del quotidiano capovolgimento della realtà di fatto … scusa se mi sfogo con te ma in casa non posso perché mio padre fa ancora il ben pensante e ha assolutamente perduto con gli anni il senso che domina invece noi giovani: quello della libertà di coscienza’.

Questa lettera a Dino Formaggio reca la data del 27 settembre 1938; è di pochi giorni il discorso di Mussolini in piazza a Trieste con il quale si inaugurava la cupa stagione delle leggi razziali. A causa delle leggi antisemite due cari amici di Antonia, i fratelli Treves, furono costretti all’esilio, con sommo dolore e costernazione da parte della Pozzi che anche nella sua ultima lettera di commiato ai genitori prima di suicidarsi scrive ‘Fa parte di questa disperazione mortale anche la crudele oppressione che si esercita sulle nostre giovinezze sfiorite…’”.

Aglaia Zannetti, attrice, regista, speaker, su Radio Itineraria ha inaugurato una nuova trasmissione Poeti al bivio. Racconti di vite (ogni lunedì alle ore 16.00), con la poetessa Antonia Pozzi di cui è appassionata ammiratrice e interprete.

Ogni puntata di Poeti al bivio “è pensata come podcast” (scaricabile dal sito di Radio Itineraria o dalla sua app) e, come spiega Zannetti, “l’idea è quella di fotografare la poetessa o il poeta in un momento particolare, di svolta della loro esistenza. Quindi non tanto a livello di produzione poetica ma più a livello esistenziale, personale”.

La puntata su Antonia Pozzi viene introdotta dai “bivi” espressi nella lirica Un destino, con la consapevole accettazione, “d’esser poeta”. Una poesia scritta nel giorno dei 23 anni della poetessa, in quel 1935 che, come rileva Zannetti, è “l’anno della svolta nella produzione poetica della Pozzi, che cresce, matura, sgorgando da profondità inedite, forti di una rinnovata consapevolezza e di rinnovato slancio e passione, di creatività che si nutre di un orizzonte di senso e di speranza”.

Poi arriva “l’anno della svolta nella vita di Antonia”, il 1937. Arriva il bivio “tra scelta e destino”. Arriva un angelo che la prende per mano, l’ultima decisione e l’abbraccio “sempre e per sempre” con la poesia.

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