Luoghi di un’amicizia

“Affetti da un identico tempo, mossi da identiche istanze del sentire, Antonia Pozzi e Vittorio Sereni hanno lasciato decantare dalla loro vicenda umana un pudore e una discrezione davvero uniche e singolari. La loro amicizia, intelaiata sulla poesia e sulla vita, ha fatto sì che entrambi siano riusciti a convogliare il loro orizzonte d’attesa all’interno di un clima in cui il principio di realtà avrebbe ben presto rimandato ad altro, ad altri ben diversi ‘futuri’ e ‘destini’. Anche i luoghi diventano a volte segnavia e tracce di un’incarnazione destinale, riportando o celando delle evidenze, che si fanno via via punti e angoli d’incidenza di un ‘fare’ concreto e agente. La Milano di Antonia Pozzi e Vittorio Sereni è proprio uno di questi luoghi di svolgimento: la location di un loro effettivo passaggio nel mondo. Un territorio concreto e idealizzato che ha saputo anche portare dentro di sè le mostruosità della seconda guerra mondiale, che non ha risparmiato i buoni propositi dei giovani che, frequentando le lezioni del filosofo e maestro Antonio Banfi, passeggiavano sotto i portici dell’Università milanese, discutendo di filosofia e poesia”.

Stefano Raimondi, “Raccontami di te, Milano”, in Luoghi di un’amicizia. Antonia Pozzi, Vittorio Sereni 1933-1938 (a cura di Carlo Meazza), Mimesis, Sesto San Giovanni 2012, pp. 23-41.

Volume realizzato con il patrocinio e il contributo di: Centro Internazionale Insubrico “Carlo Cattaneo” e “Giulio Preti” dell’Università degli Studi dell’Insubria, Università degli Studi di Milano, Calcif-Centro d’Ateneo per la promozione della lingua e della cultura italiana G. e C. Feltrinelli, Centro culturale Frontiera, Associazione Zelata Verde, Comune di Pasturo, Città di Luino, Comune di Milano.

L’immagine pubblicata è tratta da una fotografia di Carlo Meazza (“scorcio delle eleganti facciate di case nella zona abitata da Antonia Pozzi e Vittorio Sereni” – p. 29).