Dalle Lettere – A Vittorio Sereni – Pasturo, 20 settembre 1936

Caro Vittorio,
il tuo biglietto mi ha fatto tanta pena. Scusa se ti scrivo soltanto oggi, ma c’è stata qui per due giorni la Debenedetti e ho dovuto farle compagnia. Immagino il tuo stato d’animo in questi giorni e non trovo altro che queste parole: cerca di buttarti nella tesi e negli esami più che puoi, sforzati, proprio fisicamente, di costringerti a un lavoro materiale qualunque. E’ l’unico mezzo per far passare questo mese che rimane fino al riaprirsi dell’Università: allora, col ritorno a Milano, con la presenza, credo che molte cose si potranno aggiustare. Non lo pensi anche tu? […]