Dai Diari – 12 marzo 1935

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“Il contrasto tra geist e leben non va inteso nel senso che l’artista è colui che non arriva alla vita, ma colui che va oltre la vita. Infatti, come potrebbe comprendere, veder chiaro, riflettere su ciò che non ha vissuto? Io vorrei dire questo, in ogni modo: che la luminosa vita di Hans e Inge può essere materia all’arte di T.K. solo in quanto egli vive dolorosamente il distacco da essa e la vede attraverso il suo rimpianto.”
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