Altea Tiziana


Antonia Pozzi. La polifonia del silenzio; presentazione di Gabriele Scaramuzza, introduzione di Graziella Bernabò, Cuem, Milano 2010.

Estratto dal capitolo 3, Silenzio, divino e natura, paragrafo “Paesaggi e atmosfere dell’io”, pp. 65-79.

Non esiste un silenzio assoluto, perché il nostro percepire rimanda sempre a un’esperienza effettiva, per cui, come ha sperimentato John Cage, anche in una camera anecoica resta sempre il pulsare del sangue, il respiro, il battito del nostro cuore .
Premesso questo, anche il silenzio della natura va inteso soprattutto come atmosfera quieta di quei luoghi che si contrappongono al «frastuono» di Milano , città della poetessa (comunque amata ). In particolar modo la Pozzi cercava «il silenzio proprio dell’alta montagna, dei luoghi di natura estranei ad ogni antropizzazione» : da qui la passione per le arrampicate sulle rocce, per le cime. Lo scalare per tentare di avvicinarsi all’«eterna luce»… Leggi tutto >>>