La terra

Stella morta, ai tuoi orli
nubi di sogno e corolle di parole
volgi nei cieli.

Vedo per fondi mari
pescatori notturni metter barche
e sulle chiglie tracciare ghirlande
di gialle margherite,

vedo in fronte ai ghiacci
volti di santi spalancarsi all’alba
sui muri delle stalle:

e a mezzodì s’avanza il vecchio gobbo,
canta sui ciotoli e per le donne accorse
fra i trilli del suo timpano d’argento:
“È fiorito il bambù, dopo cent’anni.
In riva a tutti i mari e ne morrà.
Coll’autunno si secca la foglia,
a oriente scorron fossati di sangue,
vidi le braccia di migliaia d’uccisi
penzolar sull’abisso
ad occidente.”

Nubi di pianto e corolle di deliri
si torcono ai tuoi orli
o Terra.

1° novembre 1937