Dalle Lettere – Ad Antonio Maria Cervi – Milano, 26 aprile 1930

Antonello,
perdona, ti prego, il mio lungo silenzio. Forse ti ho fatto soffrire: ci pensavo tanto, sai, in questi giorni, e questo aumentava il mio tormento. Ciò che ho sofferto e vissuto non ti posso dire: cose che sulla carta si dissolvono e inaridiscono sulle labbra. Cose che si sentono solamente.
Ora sono calma, sicura, buona. Sì, Antonello: forse è orgoglio troppo grande il dirlo, ma mi sembra di essere veramente buona, ora. Sono ciò che devo essere. […]