Antonia Pozzi arriva in Russia

La casa editrice di Ivan Limbach (San Pietroburgo), non grande ma influente e ben nota nei circoli intellettuali della Russia, ha pubblicato “Parole” di Antonia Pozzi nella traduzione russa di Piotr Epifanov. Questo è lo pseudonimo del poeta e traduttore Sergej Durasov, che da parecchi anni si occupa della promozione della poesia italiana novecentesca in Russia. È lui stesso a raccontare del suo lavoro:
“La traduzione di 240 poesie pozziane è stata fatta da dicembre 2011 a marzo 2013. La parte più consistente e decisiva tra aprile e maggio 2012, a Milano, dove ho avuto un bel soggiorno grazie al generoso sostegno della curatrice dell’Archivio Pozzi Onorina Dino e della professoressa dell’Università degli Studi di Milano Silvia Morgana. Suor Onorina mi ha aiutato tutti i giorni, seguendo, correggendo e migliorando quanto facevo. Quindi il libro porta anche il suo nome. Mi sembra giusto e doveroso da parte mia.
Ho potuto passare qualche giorno a Pasturo, nella residenza estiva della famiglia Pozzi, dove ho consultato e studiato la biblioteca della poetessa, immergendomi nell’aria della sua vita e della sua arte, contemplando i paesaggi alpini così cari alla sua anima. Questo è stato possibile grazie all’ospitalità e cortesia del comune di Pasturo, nella persona del sindaco Guido Agostoni.
Per le informazioni sulla vita di Antonia mi sono avvalso del valido e dettagliato libro “Per troppa vita che ho nel sangue. Antonia Pozzi e la sua poesia” della biografa e critica Graziella Bernabò, con cui peraltro ho avuto contatti molto cordiali. E grazie alla generosità di Onorina Dino ho potuto inserire nel libro più di sessanta foto rarissime, scattate dalla stessa poetessa.
Non potrò mai dimenticare questa esperienza, che mi ha fatto provare una profonda gioia di fratellanza umana e di collaborazione in nome della Bellezza.
Un simile clima amicale attorno al libro che andava via via formandosi l’ho sentito anche a Pietroburgo. Grande l’interesse verso Antonia Pozzi e le sue liriche da parte degli editori: tutto il lavoro di redazione è stato fatto con questa partecipazione. Irina Kravzova, la capo redattrice, che qui ringrazio con gli altri, ha lavorato con somma diligenza su ogni verso della mia traduzione”.